C’è in Italia un intellettuale che è spesso capace di cogliere molte delle contraddizioni in cui noi stessi ci agitiamo, sbattendo l’uno contro l’altro e non riuscendo a comprenderne in nessun modo il significato. Questo intellettuale (che bella parola, quando posso usarla nel giusto contesto…) si chiama Claudio Giunta, è un raffinato studioso di Dante e ha pubblicato alcuni saggi interessanti anche sulla società contemporanea (ve ne parlerò un’altra volta, prometto). Oggi ha scritto un bel pezzo a proposito della ricerca e della comunicazione della ricerca in Italia e di altre questioni su cui bisogna pur scrivere ogni tanto. Il pezzo è questo; e vi spicca questo bellissimo passaggio, che vi riporto, perché ci riguarda tutti: