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Stent medicato senza polimero: forse una risorsa in più in sala di emodinamica…

A cura di Marta F. Brancati

Urban P, Meredith IT, Abizaid A, et al. Polymer-free drug-coated coronary stents in patients at high bleeding risk. N Engl J Med 2015;373:2038-2047.

Recenti metanalisi documentano con forza come, in generale, i DES di nuova generazione siano superiori ai BMS. Tuttavia, nella popolazione ad alto rischio emorragico, vi sono ancora incertezze sulla possibilità di interrompere precocemente la doppia antiaggregazione in caso di impianto di questo tipi di DES.

Esiste in commercio un DES senza polimero (Biofreedom) in grado di rilasciare umirolimus in circa 1 mese. Il trial clinico randomizzato LEADERS-FREE ha confrontato questo tipo di DES con un BMS in 2466 pazienti ad alto rischio emorragico, nei quali la doppia antiaggregazione dopo PCI è stata interrotta dopo 1 mese. L’endpoint primario di sicurezza (composito di morte cardiaca, infarto miocardico e trombosi di stent) è stato osservato, a un follow-up di poco più di 1 anno, nel 9.4% dei pazienti con DES e nel 12.9% di quelli con BMS (p<0.001 per non-inferiorità e p 0.005 per superiorità). L’endpoint di efficacia (la re-PCI della lesione “target”), durante lo stesso intervallo temporale, è stato osservato nel 5.1% dei pazienti con DES e nel 9.8% di quelli con BMS (p<0.001) (cfr. Grafico). Lo studio, quindi, validerebbe la scelta di un DES senza polimero, piuttosto che un BMS, in pazienti ad alto rischio emorragico che non possono assumere doppia antiaggregazione prolungata.


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Marta F. Brancati
Marta F. Brancati
Dirigente medico di I livello, UO Emodinamica, Ospedale degli Infermi, ASL BI - Biella

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