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Risultati a due anni del trattamento endovascolare dell’ictus ischemico

A cura di Marta F. Brancati

Van den Berg LA, Dijkgraaf MGW, Berkhemer OA, et al. Two-Year Outcome after Endovascular Treatment for Acute Ischemic Stroke. N Engl J Med 2017;376:1341-1349.

Il trattamento endovascolare dell’ictus ischemico potrebbe essere una grande rivoluzione, un po’ come lo è stata l’angioplastica primaria. Sono ora fruibili i risultati a due anni di follow-up, in termini di esiti funzionali e di sopravvivenza, sul 78% dei 500 pazienti originariamente arruolati nel trial randomizzato MR CLEAN. In questo trial, in pazienti con ictus ischemico con occlusione prossimale di un’arteria intracranica del circolo cerebrale anteriore, il trattamento endovascolare in aggiunta alla terapia convenzionale (che poteva includere la trombolisi) era confrontato con quello convenzionale.

L’outcome primario era rappresentato dallo score della scala Rankin modificata (outcome funzionale), quello secondario era rappresentato dalla mortalità per tutte le cause e dalla qualità della vita (valutata con uno score dedicato).

L’outcome primario è risultato a favore del trattamento endovascolare (OR 1.68; IC 95% 1.15-2.45; p=0.007) e non sono state osservate differenze in termini di ripresa funzionale eccellente (score di Rankin modificato 0-1). La qualità della vita è risultata superiore nei pazienti trattati per via endovascolare (differenza media nello score 0.10; IC 95% 0.03-0.16; p=0.006). La mortalità a 2 anni osservata è stata del 26% nel gruppo trattato per via endovascolare e del 31% nel gruppo trattato con terapia convenzionale (HR 0.9; IC 95% 0.6-1.2; p=0.46).

In sostanza, la superiorità del trattamento endovascolare sull’outcome funzionale sembra confermata a 2 anni di follow-up.

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