In agonia
11 Settembre 2014Cose nuove
14 Settembre 2014Girano da diversi giorni, su Facebook e altrove, le liste dei dieci libri più importanti della vita di ciascuno di noi. Da diversi giorni leggo queste liste, provo a immaginarmi i miei titoli e sempre provo uno strano fastidio, una sensazione che non so definire; e mi rimprovero, perché mi dico che non c’è niente di male (né tantomeno di fastidioso) in una lista di libri che ha cambiato la vita di qualcuno, fosse pure la mia.
Poi oggi ho letto un post di Francesco Cundari e ho capito il mio fastidio (e forse posso anche smettere di rimproverarmelo): perché lui me lo ha ben spiegato, tra l’altro scrivendo così:
Per questo quei lunghi elenchi di buone letture su internet, alla fine, risultano stucchevoli: perché sono tutti uguali, praticamente intercambiabili, tanto che la stessa persona potrebbe facilmente stilarne anche tre o quattro, e tutti le apparirebbero ugualmente “fondamentali”.
Ma non finisce qui. Perché Cundari ha anche una sua piccola proposta, a proposito dei dieci libri che hanno cambiato la vita di qualcuno di noi, una proposta che ha addirittura a che fare con le copertine dei libri che abbiamo letto da giovani e che mi è sembrata puntale ed efficace. Se andrete a leggerla, magari lo sembrerà pure a voi.