L’isolamento dell’auricola sinistra riduce il rischio di recidiva nei pazienti con FA persistente?
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6 Ottobre 2015A cura di Antonella Potenza
Montalescot G. Assessment of an education and guidance program for apixaban adherence in non-valvular atrial fibrillation: The randomized AEGEAN study. European Society of Cardiology 2015 Congress. August 30, 2015; London, UK. Abstract 2191.
Lo studio AEGEAN ha incluso pazienti con fibrillazione atriale non valvolare trattati con apixaban che sono stati randomizzati a un programma educativo (n=579) o a ricevere le consuete informazioni sulla malattia aritmica (FA) e sul suo trattamento (n=583).
I risultati dello studio sono stati l’adesione al trattamento (definita come somministrazione bigiornaliera, con una consentita dose occasionale dimenticata) e la persistenza del trattamento (definita come assenza di sospensione per 30 giorni consecutivi) nel corso di un periodo di osservazione di 6 mesi.
A 24 settimane la percentuale di adesione alla terapia con apixaban è stata dell’88.3% nel gruppo di studio e dell’88.5% nel gruppo di controllo.
Come sottolineato dal prof. G. Montalescot, si tratta di dati molto incoraggianti; a differenza degli inibitori della vitamina K, i nuovi farmaci anticoagulanti orali non richiedono un monitoraggio regolare. Questo, se da un lato è un vantaggio per il paziente, dall’altro può rappresentare un rischio di scarsa adesione alla terapia. Ed è su questo, conclude il prof. G. Montalescot, che dovrebbe focalizzarsi il programma educativo.
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