Degli ultimi duecento anni
22 Aprile 2014Un popolo di santi e navigatori… ma un po’ ignoranti
27 Aprile 2014Ho letto, in questi giorni, due lunghe recensioni al film di Walter Veltroni su Enrico Berlinguer: o meglio al suo film sulla memoria e la nostalgia di Enrico Berlinguer. Le ho lette non in quanto recensioni al film (perché, a dirla tutta, non ho visto il film…), ma proprio come documenti di una riflessione sulla memoria che mi pare vada piano piano, in questi anni, compiendosi nel nostro paese (segnalo, tra parentesi, che una riflessione non dissimile sui «giorni della memoria» è stata sinteticamente svolta anche da Antonio Cerioti, sul Corriere della Sera, a proposito di alcuni interessanti libri recentemente usciti e che meriteranno, credo, altri post a venire).
Ma, tornando a Berlinguer, mi è parso chiaro, da entrambe le belle (molto belle, secondo me) recensioni che ho letto, una di Christian Raimo, l’altra di Roberto Cotroneo, che siamo un paese che ha sempre e costantemente bisogno di miti, di eroi, forse addirittura di idoli, anche in politica. Ed è per questo, che alla fine di tutte le letture su Berlinguer e su un film che non ho visto e che non andrò a vedere, mi è sembrato davvero significativo essere capitato per caso su un articolo di Luciano Canfora che racconta, tra una nota erudita e l’altra, che gli eroi e gli idoli non erano tali, nemmeno nell’antica Roma, nemmeno quando Augusto lo pretendeva e ordinava che lo fossero. E che quindi, chissà, è possibile che il cavallo di Troia non sia mai esistito e che Enea sia stato un traditore sconfitto, non un eroe pio e giusto; e che per ogni eroe c’è (e c’è sempre salutarmente stata) la parodia di chi non crede al suo eroismo, o alla sua libertà, o alla sua nobiltà. E che ogni eroe può essere trattato, in ogni epoca, anche da traditore.
Ecco, alla fine dei conti, non è magari nemmeno così grave come ci viene detto, quindi, che i ragazzi di oggi intervistati su chi fosse Berlinguer, non abbiano saputo rispondere; e che la nostalgia, se di nostalgia si tratta, appartenga tutta intera a noi, che stiamo invecchiando.