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NOAC per il trattamento della fibrillazione atriale nei pazienti con bioprotesi: quali novità?

A cura di Antonella Potenza

Ajay Yadlapati, Christopher Groh, S. Chris Malaisrie, Mark Gajjar, Jane Kruse, Sheridan Meyers, Rod Passman, Efficacy and safety of novel oral anticoagulants in patients with bioprosthetic valves, Clin Res Cardiol. 2015 Sep 18. [Epub ahead of print]

I nuovi anticoagulanti orali (NOAC) non sono raccomandati per il trattamento della fibrillazione atriale nei pazienti portatori di protesi valvolari meccaniche e non sono stati valutati nei pazienti con protesi valvolari biologiche.

Le attuali linee guida ACC/AHA1 raccomandano l’utilizzo di ASA (classe IIB) o antagonisti della vitamina K (classe IIA) per 3 mesi dopo impianto di protesi biologiche, preferendo la terapia con VKA dopo impianto di bioprotesi mitralica per elevato rischio di eventi tromboembolici.

È stato eseguito uno studio retrospettivo di coorte monocentrico su pazienti sottoposti a impianto di protesi valvolare biologica, a cui è stato prescritto un NOAC per il trattamento della FA; in totale, sono stati arruolati 73 pazienti (26 di sesso femminile, 35,6%).

I pazienti sono stati valutati per eventi tromboembolici (ictus ischemico confermato dall’imaging, sospetto clinico di TIA) e sanguinamenti maggiori.

Il valore medio del CHADS2 score era di 1.9 ± 1.2 e del CHA2DS2-VASc score di 3.1 ± 1.6.

La terapia con NOAC è stata iniziata in media 990,0 ± 1029,1 giorni dopo l’intervento di sostituzione valvolare per una durata media di 511,8 ± 400,8 giorni; 44 (60,3%) pazienti sono stati trattati con dabigatran, 25 pazienti (34,2%) con rivaroxaban e 4 pazienti (5,5%) con apixaban.

L’aspirina è stata usata in associazione nella maggior parte dei pazienti (72,6%). Non sono stati descritti casi di ictus ischemico, mentre è stato identificato un solo possibile TIA (1,4%). Sono stati riportati 6 (8,2%) eventi emorragici minori e 5 (6,9%) maggiori.

La terapia con i nuovi anticoagulanti orali per il trattamento della fibrillazione atriale nei pazienti con bioprotesi valvolari appare sicura ed efficace nel prevenire eventi tromboembolici, tuttavia a scapito di un maggiore rischio di sanguinamento; si tratta di risultati incoraggianti che dovranno essere confermati da trial clinici di maggiori dimensioni.

potenza noac trattamento fibrillazione F1

 

Bibliografia

1) Nishimura RA, Otto CM, Bonow RO, Carabello BA, Erwin JP 3rd, Guyton RA, O’Gara PT, Ruiz CE, Skubas NJ, Sorajja P, Sundt  TM 3rd, Thomas JD (2014) 2014 AHA/ACC guideline for the management of patients with valvular heart disease: executive summary: a report of the American College of Cardiology/American Heart Association Task Force on Practice Guidelines. J Am Coll Cardiol 63:2438-2488.

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Antonella Potenza
Antonella Potenza
Dirigente Medico I livello. Cardiologia Interventistica IRCCS-ASMN Reggio Emilia

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