I giorni del viaggio
1 Settembre 2014Lettera al futuro
6 Settembre 2014Oggi, a Mantova, si apre il cosiddetto “Festival della letteratura”; e in questi giorni si celebra pure il ventennale dell’uscita di Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi, che fu libro culto di una generazione di adolescenti che oggi ha più o meno gli anni del nostro presidente del consiglio (chissà se anche lui lo lesse e cosa ne pensò). Ho visto il programma del Festival (sia qui, per oggi, sia sul sito ufficiale) e ho letto alcuni articoli sul ventennale di Jack Frusciante (uno di mano dello stesso Enrico Brizzi) che mi sono sembrati a loro modo sintomatici e interessanti. Tra le altre cose, c’è Andrea Camillo che scrive così:
Può accadere, così, che passati vent’anni dalla pubblicazione di Jack Frusciante è uscito dal gruppo tutta la questione venga intesa più o meno come una domanda: cosa ha fatto durante tutto questo tempo Jack Frusciante (che il più delle volte è il nome associato sia al protagonista del romanzo, Alex, sia all’autore, Enrico Brizzi)? Come è diventato? Dove è arrivato? Perché quando un romanzo assorbe dentro di sé un’intera generazione, si tende a dimenticare che si tratta anzitutto di un’opera letteraria e solo in un secondo momento di un fenomeno editoriale, sociale, generazionale e così via. Certo, molti, me compreso, rispondono che non fu solo un romanzo, forse dimenticando che tutto il resto a cui facciamo implicitamente riferimento è in realtà ciò che ci si aspetta da un grande romanzo e che, ubriacati, non riusciamo a definire se non seguendo gli appigli forniti dai media.
E poi, quasi per caso ma sempre oggi, ho letto un’interessante intervista a Romano Luperini, grande vecchio della critica letteraria italiana, che riconosce (o forse auspica) nei migliori libri di questi anni il desiderio di abbandonare la letteratura postmoderna per tornare a un vigoroso realismo. E mi sono chiesto come si potessero conciliare festival e ventennali di cui sopra con questa vigorosa tendenza; e, onestamente, non ci sono riuscito.