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Cardiovascular disease in Europe — epidemiological update 2015. Nick Townsend, Melanie Nichols, Peter Scarborough and Mike Rayner. European Heart Journal (2015) 36, 2696–2705.
Nell’ultimo numero di European Heart Journal è stato pubblicato l’aggiornamento dei dati epidemiologici sulla malattia cardiovascolare (CVD) in Europa. I dati sono stati ottenuti incrociando i dati amministrativi dei singoli paesi, anche se non sono tutti aggiornati nello stesso modo. Globalmente la mortalità per cause cardiovascolari rimane la prima causa di morte (40% negli uomini e 49% nelle donne), assai più frequente rispetto a quella causata da cancro (26% negli uomini e 19% nelle donne) e si traduce, in numeri assoluti, in più di 4 milioni di morti all’anno. È evidente inoltre una disparità notevole tra i singoli paesi: la mortalità per CVD supera i 1000 casi nei paesi come Ucraina, Turkmenistan, Repubblica Moldava e Russia, mentre in paesi come Francia, Spagna, Israele, Danimarca e Italia si ferma sotto i 300. In circa 13 paesi, tra cui l’Italia, la mortalità da malattie cardiovascolari negli uomini è stata superata da quella da cancro. È anche vero che i dati dei paesi con mortalità alta sono anche i meno aggiornati (Turkmenistan 1998). Pur registrando numeri pesanti, quasi tutti i paesi, tranne l’Albania e l’Azerbaigian, segnalano una diminuzione di mortalità per cause cardiovascolari. Ma l’ospedalizzazione per patologie cardiovascolari e le procedure di angioplastica percutanea sono in aumento ovunque indicando il rialzo dei costi sociali ed economici. La Società Europea di Cardiologia ha assunto come sua missione quella di ridurre il “burden” di patologie cardiovascolari in Europa, però, guardando questi numeri, abbiamo ancora molta strada da percorrere.
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