Davvero bellissima da leggere è stata, nei giorni scorsi, l’intervista rilasciata da Yasmina Reza a Caterina Bonvicini. Ha fatto venire voglia a me, lettore di soltanto alcuni suoi testi teatrali e spettatore di un film da lei sceneggiato (Carnage, di Polanski), di leggere finalmente i suoi romanzi, di cui in molti luoghi e da molte persone colte si dicono cose meravigliose. Ma anche solo l’intervista basta (ed è cosa che succede di rado) a riconoscere il talento puro della scrittrice, lucido e senza esitazioni. Per questa risposta, ad esempio:
O anche per questa fantastica considerazione sul talento (qui brillantemente commentata da Annamaria Testa, per chi avesse il tempo):
O infine per questo passaggio così lirico sul passato che ci insegue e non ci dà pace:
Ma insomma, mi fermo e vi rimando di là, dove l’intervista è completa e la voce della scrittrice si sente più forte e intensa. Non senza avvertirvi, però, che non vi dimentichiate di questa pagina, per colpa di Yasmina Reza; perché seguono qui sotto due postille, forse altrettanto interessanti.
Prima postilla. Mi dicono che da ieri mattina anche la lingua italiana (la nostra cara mamma, di cui tanto abbiamo parlato nei giorni scorsi) ha un suo social network. Si chiama Beatrice (ci mancherebbe altro) e lo trovate qui. E tra qualche giorno, se ne avrete voglia, ci troveremo insieme anche di là a parlare in italiano, e magari sarà bello.
Seconda postilla. Se avete figli in età scolare, (o se siete semplicemente rimasti un po’ fanciullini in età scolare, anche se adulti) a questo link trovate uno splendido video che in tre minuti vi riassume mille anni di mutamenti geo-politici in Europa. Io, ve lo confesso, davanti ai confini che ballano e agli stati che nascono, muoiono e rinascono, sono rimasto incantato.