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23 Maggio 2016A cura di Seena Padayattil
Coronary collateral growth induced by physical exercise results of the impact of intensive exercise training on coronary collateral circulation in patients with stable coronary artery disease (EXCITE) trial. Möbius-Winkler S, Uhlemann M, Adams V, Sandri M, Erbs S, Lenk K, Mangner N, Mueller U, Adam J, Grunze M, Brunner S, Hilberg T, Mende M, Linke AP, Schuler G. Circulation. 2016;133:1438-1448.
La presenza di circoli collaterali attenua l’entità d’ischemia miocardica e riduce la sintomatologia anginosa. L’esercizio fisico può aumentare la funzionalità dei circoli collaterali. Tuttavia gli studi che sono riusciti a documentare questo dato sono molto scarsi. Ora uno studio monocentrico, randomizzato, The impact of intensive exercise training on coronary collateral circulation in patients with stable CAD (EXCITE) trial, dimostra un aumento dell’indice di flusso collaterale (CFI) valutato con l’angiografia.
Lo studio ha incluso 60 pazienti con angina stabile e malattia coronarica critica di almeno un vaso con (fractional flow reserve) FFR <0,75. I pazienti sono stati divisi in tre gruppi: esercizio fisico intenso, esercizio fisico moderato e “standard care”, e sono stati seguiti per quattro settimane.
I pazienti del gruppo di esercizio intenso e del gruppo di esercizio moderato hanno mostrato un miglioramento di CFI del 39,4% e del 41,3% rispettivamente, mentre nessuna differenza è stata documentata nel gruppo di standard care. L’incremento di CFI è risultato statisticamente significativo per i primi due gruppi (p = 0,005 e p = 0,004 rispettivamente) quando questi sono stati confrontati con il terzo gruppo, inoltre tra i primi due gruppi non si sono notate differenze significative. Per di più l’ergospirometria ha dimostrato un aumento della capacità funzionale e della soglia ischemica e una riduzione dei sintomi di angina nei gruppi sottoposti a esercizio fisico. Durante le quattro settimane di follow-up non si sono registrati eventi cardiovascolari maggiori (morte, infarto miocardico, ictus), aritmie, emorragie, complicanze vascolari o insufficienza renale.
In conclusione, il trial conferma che l’attività fisica moderata e costante è efficace per migliorare il flusso coronarico.