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18 Febbraio 2016A cura di Seena Padayattil
I pazienti con insufficienza renale end stage in terapia dialitica hanno un aumentato rischio emorragico e vengono sottoposti a periodiche somministrazioni di eparina durante la seduta dialitica. Perciò l’utilizzo della terapia anticoagulante orale, in caso di fibrillazione atriale (FA), è controverso. Le linee guida attuali suggeriscono di prendere in considerazione la terapia anticoagulante nei pazienti ad alto rischio tromboembolico (CHADSVASC ≥2) in assenza di un alto grado di raccomandazione.
In questo contesto, un gruppo di ricercatori di Taiwan tenta di stimare il rischio di ictus in pazienti dializzati con FA attraverso un’analisi retrospettiva utilizzando il database nazionale del sistema sanitario. Dal 1° gennaio 1998 al 31 dicembre 2011, in circa 6000 pazienti è stata diagnosticata una fibrillazione atriale non valvolare di nuova insorgenza. Questi pazienti sono stati confrontati con altrettanti pazienti dializzati senza l’aritmia utilizzando un «propensity score matching».
Dopo un periodo di follow up medio di 3 anni, il rischio di ictus ischemico è risultato più alto nella coorte con la fibrillazione atriale (HR 1,27; 95% CI, 1,3-4,4), così come la mortalità da tutte le cause (HR 1,59), mortalità intra-ospedaliera (HR 1,83), infarto miocardico (HR 1,33) e scompenso cardiaco (HR 1,9). Successivamente i ricercatori hanno ripetuto le analisi considerando la mortalità intraospedaliera da cause non-cardiache come un rischio concorrente. In questa analisi, la FA è associata a un aumentato rischio di morte intraospedaliera da cause cardiovascolari (HR 1,65 95% CI, 1,55-1,76) e di scompenso cardiaco (HR 1,56 95% CI, 1,45-1,68), ma non per l’ictus o per l’infarto miocardico.
La natura osservazionale dello studio e l’utilizzo dei dati amministrativi sono dei limiti importanti di questa analisi. Inoltre i benefici della terapia anticoagulante non sono stati valutati. I dati attualmente disponibili su questa coorte di pazienti con un quadro clinico complesso provengono da studi osservazionali o monocentrici. Pertanto, nell’editoriale, M. Patel e J. Piccini sottolineano la necessità improcrastinabile di studi randomizzati su questi pazienti.
Bibliografia:
- Risks of Death and Stroke in Patients Undergoing Hemodialysis With New-Onset Atrial Fibrillation: A Competing-Risk Analysis of a Nationwide Cohort . Chia-Jen Shih, Shuo-Ming Ou, Pei-Wen Chao Shu-Chen Kuo, Yi-Jung Lee, Chih-Yu Yang, Der-Cherng Tarng, Chih-Ching Lin, Po-Hsun Huang, Szu-Yuan Li, and Yung-Tai Chen, Circulation. 2016;133:265-27.
- Oral Anticoagulation in Patients with End Stage Renal Disease and Atrial Fibrillation: The Need to Evaluate Net Clinical Effect. Manesh R. Patel and Jonathan P. Piccin Circulation. 2016;133:242-244.