a volte un piccolo editore
25 Giugno 2017Aperte le iscrizioni al Congresso ATBV 2017
28 Giugno 2017Fu un mio amico di Treviso che – parlo di trent’anni fa – mi prestò quel libro con quel titolo latino e liturgico, Libera nos a Malo (era appena uscita anche una canzone che si intitola così), quel gioco di parole che compresi solo dopo qualche decina di pagine, fu lui che mi fece conoscere lo scrittore. Il quale era veneto, come il mio amico, ma viveva in Inghilterra e questo lo rendeva un espatriato, oggetto per noi di strane e confuse domande (ancora di cervelli in fuga non si usava parlare); ci chiedevamo come mai, ci chiedevamo la ragione (se c’era) per la quale era fosse finito lassù (la quarta di copertina, se mi ricordo bene, diceva «Reading», e non avevamo Wikipedia per andare a controllare che cosa e dove fosse esattamente Reading… «lassù» era una definizione che ci bastava). Ma da quel giorno i libri di Meneghello sono entrati subito tra i libri che amavo e consigliavo: gli altri suoi romanzi (I piccoli maestri, che meraviglia), ma anche i saggi di Jura, che lessi e rilessi più di una volta. E la sua scrittura così acuta, quell’ironia lucida, quella capacità di raccontare la Resistenza al di là di tutta la retorica di cui me l’avevano orrendamente ammantata negli anni dell’adolescenza («che palle la Resistenza!» erano riusciti a farmi pensare senza mai dirlo ad alta voce, che mio padre mi avrebbe inseguito per casa…), la concretezza di quel suo sguardo un po’ strabico, su un mondo che appunto stava cambiando così tanto che avremmo potuto ben presto sapere dov’era Reading in un attimo, e cos’era e perché forse sarebbe stato il caso di espatriare fin là anche noi, prima che fosse troppo tardi. Ma era già troppo tardi, evidentemente.
Ma volevo solo dirvi questo, oggi. Che ieri erano dieci anni dalla morte di Luigi Meneghello, che è stato uno dei più grandi scrittori del secondo Novecento italiano. Ne trovate qui un piccolo ritratto (non in tutto condivisibile, secondo me: ma è uno spunto utile); ma soprattutto trovate tutti i suoi libri, quando volete comprarli e leggerli. Oppure potete farveli prestare, se avete la fortuna di frequentare un amico veneto con un po’ di gusto per la letteratura. Io la avevo, erano quasi trent’anni fa, Luigi Meneghello era ancora vivo, lassù a Reading.