A cura di Marta F. Brancati
Sinning JM, Hammerstingl C, Schueler R, et al. The prognostic value of acute and chronic troponin elevation after transcatheter aortic valve implantation. Eurointervention 2016;11:1522-1529.
Il rialzo della troponina dopo TAVI è di comune riscontro, anche in assenza di occlusione coronarica dopo l’impianto della valvola. Se questo dato abbia un impatto prognostico è invece alquanto incerto. Lo studio in questione prova a rispondere al quesito con un’analisi prospettica che ha coinvolto 276 pazienti sottoposti a TAVI con protesi autoespandibile o montata su pallone. Il danno miocardico è stato definito come un aumento della troponina di 15 volte il limite superiore di riferimento (secondo i criteri del Valve Academic Research Consortium-2, VARC-2) ed è stato riscontrato nel 51.8% della popolazione studiata entro le prime 72 ore dopo la procedura. Si sono dimostrati predittori di aumento della troponina l’uso di una protesi autoespandibile (p=0.02), la malattia coronarica (p=0.04), una frazione di eiezione più elevata (p<0.001) e il tempo procedurale più lungo (p<0.001). La mortalità a 30 giorni e a 1 anno non è risultata associata all’incidenza di necrosi periprocedurale (rispettivamente 4.2% vs 6.1%, p=0.48 e 19.4% vs 26.5%, p=0.15); il rialzo “cronico” della troponina dopo la procedura era invece gravato da una mortalità più alta a 1 anno (HR 4.5, IC 95%: 2.0-10.0; p<0.001).
Gli autori concludono suggerendo la possibile utilità di monitorare la troponina dopo la TAVI, a scopo prognostico.