Archibald Leman Cochrane (1909-1988)
15 Luglio 2016Valore prognostico dell’allungamento dell’intervallo QTc nella SCA
22 Luglio 2016A cura di Antonella Potenza
Baron S., MD, Arnold SV, Herrmannz H, et al. Impact of Ejection Fraction and Aortic Valve Gradient on Outcomes of Transcatheter Aortic Valve Replacement J Am Coll Cardiol. 2016;67(20):2349-2358.
Diversi studi hanno suggerito che una disfunzione ventricolare sinistra e un ridotto gradiente transvalvolare aortico (AVG) nei pazienti sottoposti a intervento di sostituzione valvolare aortica transcatetere (TAVI) si associano ad outcome peggiori a lungo termine.
Obiettivo di questo studio è stato valutare l’impatto della frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVFE) e del gradiente transvalvolare aortico sugli outcome clinici dopo TAVI e se l’entità del gradiente transvalvolare può essere influenzata dalla funzione ventricolare sinistra.
Utilizzando i dati del Transcatheter Valve Therapies Registry, di 11.292 pazienti sottoposti a TAVI, sono stati analizzati i tassi di mortalità a 1 anno e gli episodi ricorrenti di scompenso cardiaco nei pazienti con diversi livelli di disfunzione ventricolare sinistra (FE <30% vs FE 30-50% vs FE >50%) e AVG (<40 mm Hg vs ≥40 mm Hg). Durante il primo anno di follow-up dopo TAVI, i pazienti con disfunzione ventricolare sinistra e basso AVG avevano più alti tassi di morte e di insufficienza cardiaca ricorrente. Dopo aggiustamento per altri fattori clinici, solo un basso AVG si associa a una maggiore mortalità (p<0.001) e più alti tassi di insufficienza cardiaca (p<0.001), mentre l’effetto di LVEF non era significativo.
Anche se questi risultati suggeriscono che il gradiente transvalvolare aortico dovrebbe essere considerato per la valutazione dei rischi e dei benefici della TAVI per i singoli pazienti, né una grave disfunzione ventricolare sinistra né basso AVG, da solo o in combinazione, forniscono elementi sufficienti per la stratificazione prognostica per escludere il trattamento con TAVI.