Trombosi venosa profonda ed embolia polmonare: una cattiva compagnia?
28 Gennaio 2016Aumentata trombosi in stent con i DES bioriassorbibili
28 Gennaio 2016A cura di Marta F. Brancati
Amin AP, Wang TY, McCoy L, et al. Impact of bleeding on quality of life in patients on DAPT: insights from TRANSLATE-ACS. J Am Coll Cardiol 2016;67:59-65.
La doppia antiaggregazione piastrinica (DAPT) prolungata è raccomandata dopo la PTCA, soprattutto in caso di sindrome coronarica acuta. Lo scotto da pagare è rappresentato dalle complicanze emorragiche. Ma quanto incide sulla qualità della vita? Se lo sono chiesto Amin e coll. in questo studio pubblicato sul JACC. Sono stati arruolati 9290 pazienti trattati con PTCA dopo un infarto miocardico; gli eventi emorragici sono stati categorizzati secondo la classificazione BARC (Bleeding Academic Research Consortium). L’endpoint primario era rappresentato dalla qualità della vita a 6 mesi, valutata con appositi questionari. I sanguinamenti si sono verificati nel 24% dei pazienti e, sebbene gli eventi gravi (BARC 4 e 5) siano stati molto rari, avevano un impatto negativo sulla qualità della vita (p<0.0001 e p<0.001, in base al questionario utilizzato), impatto che naturalmente tendeva a peggiorare con la severità del sanguinamento. Il dato sembra scontato? Chiediamoci allora se per caso venga sottovalutato ogni volta che si propone di prolungare la DAPT oltre i canonici 12 mesi.