Evolocumab e progressione della malattia coronarica: i dati del GLAGOV trial
14 Dicembre 2016di liste e di libri
18 Dicembre 2016Poi, a giochi fatti (ma non si tratta affatto di giochi, purtroppo), arriverà anche la letteratura. Ma prima, cioè adesso, prima che possa arrivare il racconto della letteratura a tentare una spiegazione o più facilmente un’espiazione (come sta da anni avvenendo per la ex Jugoslavia e per Srebrenica, raccontate ormai da decine di libri), prima di tutto questo c’è la cronaca: confusa, incomprensibile, frammentaria, mai completamente decifrabile. E c’è una città sotto assedio, come capita sempre, come capita da tremila anni, cambia solo il nome del luogo, come se tutti i luoghi fossero in fin dei conti lo stesso luogo, perché forse davvero lo sono, lo stesso identico medesimo immutabile luogo, la stessa dilaniata disperata violentata città (come nella consapevolezza che la nostra speranza e la nostra condanna sono il fatto che da sempre e per sempre la terra si chiama come ogni suo singolo pezzo).
Ecco allora, la città del 2016 è Aleppo, in Siria.
A questo link trovate un tentativo di comprendere quello che sta avvenendo laggiù negli ultimissimi giorni. A quest’altro link trovate poche, ma eloquentissime fotografie di quello che sta accadendo. A questo terzo e ultimo link potrete trovare un tentativo di comprendere dove ci porterà quello che sta accadendo in quella lontana città da qualche settimana, mentre noi ci sforziamo (ma non tanto) di capirlo da lontano.
(Poi c’è anche un vecchio video – dieci minuti in tutto – che, benché in parte superato, io continuo a far vedere ai miei alunni adolescenti, quando viene fuori il discorso sulla Siria e io non sono in grado di spiegare loro quello che sta avvenendo ad Aleppo, in questi giorni. Se avete dei figli di quell’età potete forse provare anche voi.)