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Il micro-RNA circolante è un predittore prognostico

A cura di Marta F. Brancati

Bye A, Røsjø H, Nauman J, et al. Circulating microRNAs predict future fatal myocardial infarction in healthy individuals – The HUNT study. J Mol Cell Cardiol. 2016;97:162-168.

Il dibattito sulla possibilità di utilizzare alcuni biomarker per predire il rischio di infarto miocardico è sempre acceso e appassionante. Questo studio norvegese propone l’utilizzo del micro-RNA (miRs), che da anni è al centro di molte ricerche.

Si tratta di uno studio prospettico caso-controllo con un periodo di osservazione di 10 anni, che ha quantificato 179 miRs attraverso l’utilizzo della PCR in 112 volontari sani (età compresa fra 40 e 70 anni), dei quali 56 hanno avuto un infarto miocardico nel corso del periodo di osservazione, mentre altri 56 sono rimasti sani. È stata poi utilizzata una coorte separata di 100 individui sani per validare i risultati. Ebbene, sono stati individuati 5 polimorfismi di miRs (vedi Figura) associati con il rischio di infarto miocardico (predittività del 77.6% per entrambi i sessi, e del 74.1% e 81.8% per uomini e donne, rispettivamente). Aggiungendo questi 5 miRs al Framingham Risk Score, l’area sotto la curva (AUC) aumenta da 0.72 a 0.91 (p<0.001), dunque aumenta la predittività di rischio cardiovascolare in individui sani.

Insomma, il rischio di infarto è davvero scritto nei nostri geni…

BRANCATI-06-21 giugno Il micro-RNA circolante è un predittore prognostico F1

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Marta F. Brancati
Marta F. Brancati
Dirigente medico di I livello, UO Emodinamica, Ospedale degli Infermi, ASL BI - Biella

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