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8 Dicembre 2019

i ritagli di novembre

Ogni giorno, perlustrando il web alla ricerca di qualcosa che possa essere interessante per l’Oblò, mi segno alcuni articoli, alcuni spunti, che forse mi saranno utili. Ma non tutti poi, in realtà, mi vengono davvero utili: alcuni restano sospesi, inutilizzati, senza una storia che li tenga insieme. E però sono articoli o spunti molto belli, forse anche più che belli, senz’altro interessanti. Per questo, dopo averne lasciati indietro già un po’ troppi, ho deciso che alla fine di ogni mese, finché mi sopporterete, pubblicherò rapidamente questi «ritagli», quasi senza commento, al solo scopo di non dimenticarli; nella speranza che incontrino il favore di almeno qualcuno di voi, e che quindi non vadano inutilmente persi. Che magari poi succede, come spesso per i pranzi e le cene vere e importanti: che gli avanzi del giorno dopo sono quasi più buoni dei piatti del giorno prima.

 

 

Di un discorso sulla gamification e di come la sua diffusione sempre più capillare potrà modificare i nostri comportamenti sul lavoro e non solo.

 

Di cardiochirurgia monastica (non solo per cardiologi).

 

Di un film tratto da uno dei più bei libri di storia degli ultimi decenni, che raccontava la vicenda di un mugnaio condannato al rogo per eresia.

 

Dell’isola al centro del Mediterraneo e degli scrittori che ce l’hanno raccontata, da Verga a Fillioley.

 

Del perché sia meglio tenere, in casa, librerie separate.

 

Del sonno di un soldato: una bellissima poesia di Rimbaud.

 

Delle ambiguità della meritocrazia, contemporaneo feticcio con una storia inquietante alle spalle.

 

Di come il Kosovo stia affermando la propria indipendenza dalla Serbia, anche attraverso le partite di calcio.

 

Di industria e archeologia industriale: una breve serie di banali ma irrinunciabili precisazioni.

 

Dell’eredità politica e letteraria di Alessandro Leogrande, due anni dopo la sua scomparsa.

 

Del ruolo che l’immaginazione ha avuto e avrà nelle ricerche e nelle scoperte scientifiche.

 

Dei tanti fattori che fanno sì che alcuni di noi diventino lettori di libri, mentre altri no.

 

Del lessico dei populisti: alcuni esempi di destra, di sinistra, di centro.

Davide Profumo
Davide Profumo
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