sei libri per il nuovo (vecchio) millennio
31 Marzo 2019massa, potere e turismo
4 Aprile 2019Ogni giorno, perlustrando il web alla ricerca di qualcosa che possa essere interessante per l’Oblò, mi segno alcuni articoli, alcuni spunti, che forse mi saranno utili. Ma non tutti poi, in realtà, mi vengono davvero utili: alcuni restano sospesi, inutilizzati, senza una storia che li tenga insieme. E però sono articoli o spunti molto belli, forse anche più che belli, senz’altro interessanti. Per questo, dopo averne lasciati indietro già un po’ troppi, ho deciso che alla fine di ogni mese, finché mi sopporterete, pubblicherò rapidamente questi «ritagli», quasi senza commento, al solo scopo di non dimenticarli; nella speranza che incontrino il favore di almeno qualcuno di voi, e che quindi non vadano inutilmente persi. Che magari poi succede, come spesso per i pranzi e le cene vere e importanti: che gli avanzi del giorno dopo sono quasi più buoni dei piatti del giorno prima.
Di un poeta di quarant’anni fa riletto da un poeta di oggi
Di come la scuola sia oggi un’istituzione contro natura; e di come sia dunque complicato abitarla
Di uvetta da rilavare e di come tutto sia, innumerevoli volte, già accaduto
Di una nuova lettera di Dante che forse non lo era; e della differenza di tempi tra giornalismo e filologia
Dei limiti e dei danni della meritocrazia
Delle cure miracolose cui non abbiamo creduto; e di chi ci ha disperatamente creduto
Di conigli rivoluzionari sui margini dei manoscritti: una piccola sorpresa medievale
Di una delle terre più belle e povere d’Europa e degli uomini, senza più lavoro, che la abitano
Di un recente dibattito a proposito di Indro Montanelli e di una statua che lo raffigura
Di un’intervista mai trascritta prima in cui Marguerite Yourcenar parlava di condizione femminile
Di come Raymond Carver abbia per sempre cambiato l’arte di scrivere racconti