Ogni giorno, perlustrando il web alla ricerca di qualcosa che possa essere interessante per l’Oblò, mi segno alcuni articoli, alcuni spunti, che forse mi saranno utili. Ma non tutti poi, in realtà, mi vengono utili: alcuni restano sospesi, inutilizzati, senza una storia che li tenga insieme. E però sono articoli o spunti molto belli, forse anche più che belli, senz’altro interessanti. Per questo, dopo averne lasciati indietro già un po’ troppi, ho deciso che alla fine di ogni mese, finché mi sopporterete, pubblicherò rapidamente questi «ritagli», quasi senza commento, al solo scopo di non dimenticarli; nella speranza che incontrino il favore di almeno qualcuno di voi, e che quindi non vadano inutilmente persi. Che magari poi succede, come spesso per i pranzi e le cene vere e importanti: che gli avanzi del giorno dopo sono quasi più buoni dei piatti del giorno prima.
Anche le carte geografiche, come troppe altre cose, sono state inventate perché fosse più facile vincere una guerra.
Nel ventunesimo secolo, secondo Marco Belpoliti e Enrico Manera, non si faranno più rivoluzioni: perché questo sarà il secolo delle rivolte.
I test, i medici e la scuola superiore: come sia possibile che gli strumenti che usiamo per valutare gli studenti (e anche gli insegnanti) siano fallaci e forse anche dannosi, perché «ridurre la complessità della problematica dell’istruzione alle crocette è inaccettabile».
L’universo letterario di Julio Cortázar, uno dei più grandi scrittori sudamericani del secolo scorso, in una intervista appena pubblicata in Italia.
Etimologia di una pianta: che cos’abbia da nasconderci l’eucalipto.
Il Grande Autore arriva nelle scuole e parla ai ragazzi (come nessun altro saprebbe fare): e non servirà a niente ma nessuno lo saprà. E soprattutto non se ne accorgerà mai lui.
Un analisi dei dati sulla vendita e la diffusione dei libri in Italia; con qualche sorpresa e qualche dato che forse non avevamo analizzato come avremmo dovuto.