in un angolo
30 Maggio 2017oltre i tanti libri brutti
4 Giugno 2017Ogni giorno, perlustrando il web alla ricerca di qualcosa che possa essere interessante per l’Oblò, mi segno alcuni articoli, alcuni spunti, che forse mi saranno utili. Ma non tutti poi, in realtà, mi vengono davvero utili: alcuni restano sospesi, inutilizzati, senza una storia che li tenga insieme. E però sono articoli o spunti molto belli, forse anche più che belli, senz’altro interessanti. Per questo, dopo averne lasciati indietro già un po’ troppi, ho deciso che alla fine di ogni mese, finché mi sopporterete, pubblicherò rapidamente questi «ritagli», quasi senza commento, al solo scopo di non dimenticarli; nella speranza che incontrino il favore di almeno qualcuno di voi, e che quindi non vadano inutilmente persi. Che magari poi succede, come spesso per i pranzi e le cene vere e importanti: che gli avanzi del giorno dopo sono quasi più buoni dei piatti del giorno prima.
Della più importante e pesante industria del nostro tempo, e di come essa consumi (e modifichi) il territorio e inquini l’aria: il turismo.
Della perdita di autorevolezza nelle discussioni sul web; e di come ai medici si possa quindi sostituire chiunque (ma non in sala operatoria, ovviamente).
Di fuffa e di didattica; e di come troppe volte le due cose stiano insieme.
Del perché gli esseri umani muoiono e di come speriamo (?) che forse, un giorno, non moriranno più.
Di centri commerciali e di linee ad alta velocità nel cuore della pianura Padana.
Di esplosione demografica e di sovrappopolazione: alcuni spunti per riflettere su quanti siamo.
Di libri e di fiere in cui si ammucchiano e si vendono i libri: un’opinione.
Di chi conserva un brutto romanzo nel suo cassetto segreto; e del perché sia meglio di chi, invece, non lo conserva.
Di una fotografia famosa e terribile: era quarant’anni fa, in centro a Milano.
Di eroina e di anni Settanta: una bella storia familiare e culturale.
Del motivo per cui in Italia si pubblicano così tanti libri (benché se ne leggano sempre meno).