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i ritagli di giugno

Ogni giorno, perlustrando il web alla ricerca di qualcosa che possa essere interessante per l’Oblò, mi segno alcuni articoli, alcuni spunti, che forse mi saranno utili. Ma non tutti poi, in realtà, mi vengono davvero utili: alcuni restano sospesi, inutilizzati, senza una storia che li tenga insieme. E però sono articoli o spunti molto belli, forse anche più che belli, senz’altro interessanti. Per questo, dopo averne lasciati indietro già un po’ troppi, ho deciso che alla fine di ogni mese, finché mi sopporterete, pubblicherò rapidamente questi «ritagli», quasi senza commento, al solo scopo di non dimenticarli; nella speranza che incontrino il favore di almeno qualcuno di voi, e che quindi non vadano inutilmente persi. Che magari poi succede, come spesso per i pranzi e le cene vere e importanti: che gli avanzi del giorno dopo sono quasi più buoni dei piatti del giorno prima.

 

Di viaggiare e di raccontare il proprio viaggio; di perdersi e di raccontare il proprio smarrimento

 

Del cuore segreto di uno dei più grandi scrittori che abbiamo letto, George Simenon.

 

Di un aggettivo che descrive un popolo e che in italiano è anche diventato un insulto; e cioè delle origini di una calunnia collettiva

 

Delle parole banali che creano e alimentano il populismo

 

Di tutti gli errori che l’empatia ci può far commettere

 

Del possibile (probabile?) e inarrestabile declino di una grande civiltà… la nostra.

 

Del ritratto possibile del più grande poeta greco della modernità

 

Di un misterioso manoscritto incomprensibile e (nonostante le false notizie) mai decifrato

 

Di tifoserie calcistiche e di mar Egeo: una storia lunghissima di lontananze e divisioni

 

Della possibilità di rinunciare a (quasi) tutto per essere più felici

 

Di Pico della Mirandola, che seppe far parlare tra loro la magia e la scienza

Davide Profumo
Davide Profumo
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