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i ritagli di giugno

Ogni giorno, perlustrando il web alla ricerca di qualcosa che possa essere interessante per l’Oblò, mi segno alcuni articoli, alcuni spunti, che forse mi saranno utili. Ma non tutti poi, in realtà, mi vengono davvero utili: alcuni restano sospesi, inutilizzati, senza una storia che li tenga insieme. E però sono articoli o spunti molto belli, forse anche più che belli, senz’altro interessanti. Per questo, dopo averne lasciati indietro già un po’ troppi, ho deciso che alla fine di ogni mese, finché mi sopporterete, pubblicherò rapidamente questi «ritagli», quasi senza commento, al solo scopo di non dimenticarli; nella speranza che incontrino il favore di almeno qualcuno di voi, e che quindi non vadano inutilmente persi. Che magari poi succede, come spesso per i pranzi e le cene vere e importanti: che gli avanzi del giorno dopo sono quasi più buoni dei piatti del giorno prima.

Del mondo omosessuale e dei sentimenti con cui sappiamo (o non sappiamo) guardarlo.

Di una pianta e del suo abbraccio, e di una poesia che li descrive e ne fa un’allegoria.

Di come si possa riconoscere un nazista: un facile test adatto anche ai più piccini.

Di una delle copertine rock più famose di tutti i tempi e di come (e fino a che punto) l’ottica geometrica ce la possa raccontare e spiegare.

Della mappa dei luoghi della «Divina Commedia» di Dante (mamma mia, che bellezza…)

Del famigeratissimo olio di palma: alcune domande per chiarire alcuni dei dubbi che potremmo avere.

Di un romanzo che racconta la città che è sempre stata (forse) la più desiderata di tutte le città.

Del complottismo diffuso e di come sia esso uno dei modi più comodi che abbiamo per raccontarci  la realtà; la quale, naturalmente, esiste solo nei modi in cui ce la raccontiamo.

Di società occidentali complesse e di possibili sociopatologie contemporanee: un tentativo di  capire noi stessi.

Delle impressionanti disuguaglianze su cui, tacitamente, si fonda la nostra scuola pubblica.

Di periferie urbane in Italia, di non luoghi, di degrado, di lontananze dagli occhi e dal cuore.

Davide Profumo
Davide Profumo
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