Un popolo di santi e navigatori… ma un po’ ignoranti
27 Aprile 2014Dinamicità del circolo collaterale coronarico
1 Maggio 2014Ogni giorno, perlustrando il web alla ricerca di qualcosa che possa essere interessante per l’Oblò, mi segno alcuni articoli, alcuni spunti, che forse mi saranno utili. Ma non tutti poi, in realtà, mi vengono utili: alcuni restano sospesi, inutilizzati, senza una storia che li tenga insieme. E però sono articoli o spunti molto belli, forse anche più che belli, senz’altro interessanti. Per questo, dopo averne lasciati indietro già un po’ troppi, ho deciso che alla fine di ogni mese, finché mi sopporterete, pubblicherò rapidamente questi «avanzi», quasi senza commento, al solo scopo di non dimenticarli; nella speranza che incontrino il favore di almeno qualcuno di voi, e che quindi non vadano inutilmente persi. Che magari poi succede, come spesso per i pranzi e le cene vere e importanti: che gli avanzi del giorno dopo sono quasi più buoni dei piatti del giorno prima.
Ecco a voi, insomma.
Il ricordo di Jacques Le Goff nelle parole di uno degli storici più attenti e intelligenti del nostro paese, Chiara Frugoni;
Ci sono le prove: aiutare i figli a fare i compiti a casa non serve a niente (o almeno, se ci capiamo, non serve ai figli);
Un piccolo momento di uno degli ultimi giorni della breve vita di Irène Némirovsky: una scrittrice così brava che mi stupisco di non averne ancora parlato;
Il web può anche essere una droga; o almeno lo può essere per gli scrittori e i personaggi pubblici; o almeno lo è stato per Alessandro Piperno;
Troppe scuola di scrittura in un paese che non legge più niente; apriamo quindi le scuole di lettura;
L’analfabetismo più diffuso di oggi: saper usare facebook ma non saper interpretare la realtà; e viceversa: non saper usare facebook può anche significare che sei un pessimo insegnante? (mah, non so);
Un gioco spaziale, inventato da un italiano, che sta spopolando sul web e che vi farà perdere qualche bella ora domenicale, secondo me (il link si trova qui);
I nuovi ventenni, studenti universitari, che vanno ai colloqui con i loro docenti accompagnati dalla mamma o dal papà.