giorni quasi prodigiosi
27 Aprile 2018non basta un fiore
4 Maggio 2018Ogni giorno, perlustrando il web alla ricerca di qualcosa che possa essere interessante per l’Oblò, mi segno alcuni articoli, alcuni spunti, che forse mi saranno utili. Ma non tutti poi, in realtà, mi vengono davvero utili: alcuni restano sospesi, inutilizzati, senza una storia che li tenga insieme. E però sono articoli o spunti molto belli, forse anche più che belli, senz’altro interessanti. Per questo, dopo averne lasciati indietro già un po’ troppi, ho deciso che alla fine di ogni mese, finché mi sopporterete, pubblicherò rapidamente questi «ritagli», quasi senza commento, al solo scopo di non dimenticarli; nella speranza che incontrino il favore di almeno qualcuno di voi, e che quindi non vadano inutilmente persi. Che magari poi succede, come spesso per i pranzi e le cene vere e importanti: che gli avanzi del giorno dopo sono quasi più buoni dei piatti del giorno prima.
Della storia del tassista palestinese che rubò un murale di Banksy e del film che la racconta
Di tutti gli oggetti che ci circondano (che sono più di trecentomila) e della loro origine, che non conosciamo
Di come uno scrittore possa scegliere la copertina del suo libro: un’altra bella storia editoriale
Dei battelli che attraversano la baia di New York: per un elogio della vita lenta
Di sedici libri sulla scienza che potrebbe valere la pena leggere
Di come gli esseri umani riescano a fare il male e continuare comunque a vivere bene
Di una (altra) splendida città circondata dalle acque
Di un progetto letterario che unisce Beirut a Berlino e la scrittura araba all’Europa
Di tutti i libri della biblioteca pubblica di New York
Del motivo per cui si entra in un monastero, di come si lavano le coscienze, di come si può amare il prossimo
Di un grande regista che non abbiamo più
Del tradurre i libri altrui, che è esercizio da palombari e anche un po’ da curatori