Jacques Monod (1910-1976)
31 Agosto 2015un’allegoria iraniana
3 Settembre 2015Ogni giorno, perlustrando il web alla ricerca di qualcosa che possa essere interessante per l’Oblò, mi segno alcuni articoli, alcuni spunti, che forse mi saranno utili. Ma non tutti poi, in realtà, mi vengono davvero utili: alcuni restano sospesi, inutilizzati, senza una storia che li tenga insieme. E però sono articoli o spunti molto belli, forse anche più che belli, senz’altro interessanti. Per questo, dopo averne lasciati indietro già un po’ troppi, ho deciso che alla fine di ogni mese, finché mi sopporterete, pubblicherò rapidamente questi «ritagli», quasi senza commento, al solo scopo di non dimenticarli; nella speranza che incontrino il favore di almeno qualcuno di voi, e che quindi non vadano inutilmente persi. Che magari poi succede, come spesso per i pranzi e le cene vere e importanti: che gli avanzi del giorno dopo sono quasi più buoni dei piatti del giorno prima.
Del perché si dica «lapalissiano» e del perché non si dovrebbe.
Del ripensare le biblioteche (a partire dai loro orai di apertura estiva) come luoghi in cui davvero si possa fare la cultura.
Della filosofia fai-da-te, una specie di «masterchef dell’anima» di cui forse ancora non sappiamo cogliere il senso (e nemmeno il significato).
Di un’interessante ipotesi di lettura critica e «chimica» del’opera di Prima Levi.
Di come i manoscritti della Biblioteca Vaticana (tra cui alcuni bellissimi e importantissimi) siano disponibili gratuitamente on line.
Della voglia di amare le persone che non leggono libri.
Di Beppe Fenoglio, un’altra volta, della sua timidezza e di molte altre ragioni per cui dovremmo ricominciare a (ri)leggerlo.
Della necessità di aspettare; e della pazienza come rivoluzione.
Delle quarte di copertina brutte di libri magari anche belli; e di quello che si potrebbe fare al riguardo.
Ecco cosa ha fatto l’immigrato alla famosa velina – VIDEO SHOCK (scusatemelo).