National Institutes of Health. NIH stops clinical trial on combination cholesterol treatment [press release]. May, 2011
15 Luglio 2011
Aegerion Pharmaceuticals. Aegerion Pharmaceuticals announces phase III 56-week data in HoFH patients taking investigational lomitapide is consistent with 26-week data [press release]
15 Luglio 2011

Glycation of LDL by Methylglyoxal Increases Arterial Atherogenicity: A Possible Contributor to Increased Risk of Cardiovascular Disease in Diabetes


Glycation of LDL by Methylglyoxal Increases Arterial Atherogenicity: A Possible Contributor to Increased Risk of Cardiovascular Disease in Diabetes


Rabbani N, Godfrey L, Xue M, Shaheen F, Geoffrion M, Milne R, and Thornalley PJ. Diabetes 60:1973-1980, 2011

 

Nei soggetti diabetici l’aumentato rischio cardiovascolare è in parte associato alla presenza di LDL piccole e dense e di LDL glicosilate. In questi soggetti è stato inoltre osservato un aumento delle concentrazioni plasmatiche di metilgliossale (MG), un potente agente glicante. Allo scopo di valutare se la modificazione delle LDL per glicazione da MG (MG-LDL) possa associarsi a un incremento del loro potere aterogeno, LDL isolate da plasma umano sono state modificate in vitro tramite incubazione con MG per produrre MG-LDL simili a quelle circolanti nei soggetti diabetici. I risultati hanno mostrato come le particelle modificate con MG, rispetto alle LDL controllo, siano di dimensioni ridotte, dense e con aumentato potere aggregante in vitro. Inoltre, studi condotti su colture cellulari hanno mostrato come le MG-LDL mantengano l’affinità per il recettore delle LDL e presentino un’aumentata affinità per i proteoglicani presenti a livello delle lesioni aterosclerotiche. Ulteriori studi condotti sui ratti hanno confermato come la glicazione delle LDL con MG ne induca una maggior ritenzione a livello delle arterie. In conclusione questo studio mostra che la glicazione delle LDL da parte di MG può contribuire ad aumentare l’aterogenicità delle LDL nei soggetti diabetici spiegandone in parte l’aumentato rischio cardiovascolare. Questi risultati suggeriscono inoltre un potenziale beneficio del trattamento con metformina capace di ridurre i livelli plasmatici di MG.

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