Poche cose, credo, sono lo specchio di una nazione e della sua cultura più di quanto lo sia la scuola di quella nazione. Per questo mi permetto di segnalarvi questo lungo (e interessante) post uscito a proposito di un’iniziativa letteraria che nacque più di trenta anni fa a Pesaro e che mi sembra adesso bellissima, a immaginarla; ma, per ragioni che silenziosamente emergono anche da quel post, anche totalmente irripetibile e oggi impossibile. L’iniziativa si chiamava Il gusto dei contemporanei e funzionava così:
E poi il post va avanti, tra splendore e nostalgia; e a me è sembrato un terribile ritratto in controluce di quello che (invece) siamo e facciamo oggi.