A cura di Ilaria Cavallari
Golwala HB, et al. Safety and efficacy of dual vs. triple antithrombotic therapy in patients with atrial fibrillation following percutaneous coronary intervention: a systematic review and meta-analysis of randomized clinical trials. Eur Heart J. 2018 Apr 13. doi:10.1093/eurheartj/ehy162. [Epub ahead of print]
Circa il 10% dei pazienti con fibrillazione atriale ha necessità di sottoporsi a un intervento di angioplastica coronarica. Di conseguenza questi pazienti, oltre al rischio di complicanze tromboemboliche della fibrillazione atriale, sono esposti al rischio di eventi cardiaci di natura ischemica e al rischio di sanguinamento correlato alla terapia antitrombotica. Alla luce dei recenti studi randomizzati di confronto tra la sicurezza e l’efficacia della duplice (anticoagulazione più singola antiaggregazione) rispetto alla triplice terapia antitrombotica (anticoagulazione più doppia antiaggregazione) in questa popolazione, gli autori hanno elaborato una meta-analisi con lo scopo di chiarire l’impatto di queste due strategie soprattutto su eventi a bassa incidenza come l’infarto miocardico, l’ictus, la trombosi di stent e la mortalità.
Popolazione in studio. Sono stati inclusi quattro studi randomizzati comprendenti 5317 pazienti (1-4) con indicazione a terapia anticoagulante orale (soprattutto per fibrillazione atriale) sottoposti ad angioplastica coronarica:
Risultati principali. Rispetto alla triplice terapia, la duplice terapia antitrombotica si è associata a una riduzione significativa del rischio di sanguinamenti maggiori o minori definiti secondo i criteri TIMI del 47% (4.3% vs 9.0%; HR 0.53, 95% CI 0.36-0.85, I2= 42.9%; si veda la figura). Tra i due bracci di trattamento non vi era alcuna differenza in termini di eventi cardiovascolari avversi maggiori (10.4% vs 10.0%; HR 0.85, 95% CI 0.48-1.29, I2 = 58.4%) e nei singoli eventi di mortalità totale, morte cardiovascolare, infarto miocardico, trombosi dello stent o ictus.
Conclusioni. Nei pazienti sottoposti ad angioplastica coronarica e con indicazione a terapia anticoagulante orale per fibrillazione atriale, la duplice terapia antitrombotica rispetto alla triplice terapia riduce il rischio di sanguinamento senza aumentare il rischio di eventi cardiovascolari maggiori e di mortalità. Questi risultati supportano l’utilizzo della duplice terapia antitrombotica, soprattutto con l’impiego degli anticoagulanti orali diretti, come opzione di scelta in questi pazienti.