Cartesio (Renè des Cartes) (1596-1650)
15 Settembre 2014Di cosa parliamo quando parliamo
16 Settembre 2014M. Lettino
Novità dalla ESC… una nuova molecola alla ribalta!
In occasione dell’ultimo congresso della Societa’ Europea di Cardiologia, che si e’ tenuto a Barcellona a fine estate, sono stati comunicati i risultati dello studio PARADIGM HF, nel quale sono stati arruolati pazienti con scompenso cardiaco e ridotta frazione di eiezione del ventricolo sinistro in classe funzionale NYHA II-IV.
I pazienti sono stati randomizzati all’assunzione di enalapril versus un nuovo farmaco sperimentale, LCZ696, con l’obiettivo di verificare il migliore dei due nella riduzione dell’endpoint combinato di morte cardiovascolare e riospedalizzazione per scompenso cardiaco. Lo studio ha randomizzato ad uno dei due trattamenti una popolazione globale di 8442 pazienti, il cui follow up e’ stato precocemente interrotto dopo 27 mesi per un chiaro beneficio della molecola innovativa sull’endpoint combinato e sulla riduzione della mortalita’ cardiovascolare considerata anche individualmente. Contemporaneamente alla comunicazione in sala dell’esito del trial ne sono stati pubblicati i risultati sul New England Journal of Medicine (1).
Perche’ parlare di uno studio sullo scompenso di cuore al nostro pubblico di lettori “ATBV”, al di la’ della volonta’ di comunicare un grande avanzamento della cardiologia clinica in un settore nel quale non si intravedevano novita’ significative e in grado di modificare la prognosi dei pazienti da oltre una decade?
La risposta viene dal carattere peculiare della molecola somministrata nel braccio sperimentale e dalla sua interazione con la biologia vascolare del paziente, toccando in tal modo uno dei grandi temi di interesse del Gruppo di Studio.
I pazienti sono stati randomizzati all’assunzione di enalapril versus un nuovo farmaco sperimentale, LCZ696, con l’obiettivo di verificare il migliore dei due nella riduzione dell’endpoint combinato di morte cardiovascolare e riospedalizzazione per scompenso cardiaco. Lo studio ha randomizzato ad uno dei due trattamenti una popolazione globale di 8442 pazienti, il cui follow up e’ stato precocemente interrotto dopo 27 mesi per un chiaro beneficio della molecola innovativa sull’endpoint combinato e sulla riduzione della mortalita’ cardiovascolare considerata anche individualmente. Contemporaneamente alla comunicazione in sala dell’esito del trial ne sono stati pubblicati i risultati sul New England Journal of Medicine (1).
Perche’ parlare di uno studio sullo scompenso di cuore al nostro pubblico di lettori “ATBV”, al di la’ della volonta’ di comunicare un grande avanzamento della cardiologia clinica in un settore nel quale non si intravedevano novita’ significative e in grado di modificare la prognosi dei pazienti da oltre una decade?
La risposta viene dal carattere peculiare della molecola somministrata nel braccio sperimentale e dalla sua interazione con la biologia vascolare del paziente, toccando in tal modo uno dei grandi temi di interesse del Gruppo di Studio.