Efficacia e sicurezza dopo interruzione del trattamento con l’inibitore della cetp anacetrapib (MK-0859) in pazienti con ipercolesterolemia primaria o iperlipidemia mista
15 Novembre 2011Sicurezza delle statine, anche sui tumori, nei trattamenti prolungati oltre ai dieci anni
15 Novembre 2011Anticorpi igg anti-malonedialdeide-ldl sono associati a basso rischio di eventi cardiovascolari in un sotto-studio dell’anglo-scandinavian cardiac outcomes trial (ASCOT)
R Y Khamis, et al; IgG anti-malonedialdehyde-LDL antibodies are associated with low risk of cardiovascular events in a substudy of the anglo-scandinavian cardiac outcomes trial (Ascot), and are unrelated To LDL, CRP levels and statin treatment, Heart 2011 97: e7 doi: 10.1136/heartjnl-2011-300920b.9
Il dosaggio di anticorpi contro le LDL modificate, le lipoproteine che causano l’accumulo di colesterolo nella lesione aterosclerotica, può rappresentare un utile marker del rischio cardiovascolare. In questo studio sono stati valutati i partecipanti allo studio ASCOT non diabetici e con colesterolo totale di 6,5 mmol/l e rapporto colesterolo totale/HDL di 4,5. In questi soggetti sono stati misurati i livelli di anticorpi IgG e IgM contro LDL modificate con malondialdeide (MDA-LDL) confrontando 200 soggetti trattati per un anno con atorvastatina (10 mg al giorno) o placebo. I livelli di anticorpi non sono risultati correlati con i livelli al baseline di LDL, CRP o CIMT. L’atorvastatina ha ridotto le LDL di citca il 20% ma non ha influenzato gli anticorpi IgG o IgM contro le MDA-LDL. Tuttavia, dopo correzione per i fattori di rischio classici, i livelli di IgG anti MDA-LDL al baseline sono risultati correlare positivamente con la protezione da eventi cardiovascolari. I livelli di IgG anti MDA-LDL non sono correlati ai livelli di colesterolo LDL, CRP, CIMT e non sono influenzati da trattamento con atorvastatina. Tuttavia alti livelli sono significativamente associati ad un ridotto rischio di eventi cardiovascolari e possono quindi essere utili nella stratificazione del rischio clinico per la malattia cardiovascolare. F.Bernini