Lo studio Averroes
30 Marzo 2011Atorvastatin increases intestinal expression of npc1l1 in hyperlipidemic men
31 Marzo 2011Aassociation between c reactive protein and coronary heart disease: mendelian randomisation analysis based on individual participant data. C Reactive Protein Coronary Heart Disease Genetics Collaboration (ccgc).
BMJ. 2011 feb 15;342:d548.
Nella ricerca di possibili target da associare al colesterolo LDL per ridurre il rischio cardiovascolare residuo, grande attenzione è stata posta alla proteina C reattiva (PCR). La PCR è una proteina della fase acuta sintetizzata dal fegato, che si lega alle LDL ad è stata rilevata a livello delle placche aterosclerotiche; studi osservazionali hanno inoltre riscontrato che la sua concentrazione plasmatica si associa con una relazione logaritmica lineare al rischio cardiovascolare, tale relazione sembra tuttavia correlare coi fattori di rischio tradizionali. Lo scopo di questo studio è stato quello di verificare se la PCR possa essere un reale fattore causale dell’aumento del rischio cardiovascolare. Lo studio, condotto dal team di ricerca della “C Reactive Protein Coronary Heart Disease Genetics Collaboration” (CCGC), ha valutato se concentrazioni elevate di PCR determinate geneticamente correlino in modo diretto col rischio cardiovascolare. Gli autori, analizzando 4 specifici polimorfismi del gene della PCR nei partecipanti allo studio, concludono che non esiste una chiara relazione tra concentrazioni di PCR circolante determinata su base genetica ed il rischio cardiovascolare. Questi risultati non confermano quindi il ruolo causale della PCR nell’aterogenesi e suggeriscono la necessità di esaminare altri mediatori dell’infiammazione per documentare il ruolo dell’infiammazione nella patogenesi delle malattie cardiovascolari.